Sistemi antisismici per serbatoi: quando servono

Sistemi antisismici per serbatoi: quando servono

Sistemi antisismici per serbatoi – approfondimento tecnico

In zone che subiscono terremoti di modesta o forte intensità, i serbatoi (liquidi o gassosi) devono resistere non solo alla pressione interna ma anche alle forze laterali generate dal movimento del suolo. In questo articolo vediamo quando serve un sistema antisismico dedicato, quali soluzioni pragmatiche esistono, e un esempio concreto di calcolo e applicazione.

Quando servono sistemi antisismici per serbatoi?

Non sempre è obbligatorio adottare sistemi antisismici: dipende da vari fattori. Ecco i principali criteri da valutare:

  • Zona sismica: nelle norme nazionali sono identificate classi di sismicità; se il sito è classificato come “zona sismica” con spinta significativa, è richiesto uno studio antisismico.
  • Capacità e geometria del serbatoio: volumi elevati, diametri grandi, rapporti altezza/diametro sfavorevoli (alto rilascio di inerzia) aumentano il rischio.
  • Liquidi con sloshing o movimento interno: le oscillazioni del fluido possono amplificare le forze interne.
  • Importanza dell’impianto: serbatoi critici per continuità operativa o sicurezza richiedono margini maggiori.

Se almeno uno di questi fattori è presente in modo significativo, è prudente includere un progetto antisismico specifico.

Le soluzioni antisismiche principali

Riporto una panoramica semplificata delle opzioni usate in pratica:

Soluzione Descrizione Vantaggi / Limiti
Base fissa con ancoraggi rigidi Serbatoio solidamente vincolato al basamento in calcestruzzo Molto affidabile ma trasmette tutte le forze al terreno; adeguato solo se fondazione è ben dimensionata.
Giunto sismico / giunto scorrevole Elemento intermedio che assorbe deformazioni orizzontali (roller, pattini, guida con scorrimento controllato) Riduce le forze trasmesse, ma richiede spazio laterale e manutenzione.
Smorzatori / ammortizzatori viscosi Dispositivi che dissipano energia durante il sisma Utili per attenuare le vibrazioni, integrabili con altri sistemi
Supporti flessibili / molle antivibranti Elementi elastici che decouplano serbatoio e struttura Efficienti se le deformazioni richieste restano moderate; troppa elasticità può essere problematica.

Molte soluzioni reali combinano più tecnologie — per esempio base ancorata + ammortizzatori — per ottenere un comportamento più controllato.

Nota tecnica: il dimensionamento antisismico richiede l’analisi delle forze orizzontali spettanti (accelerazioni sismiche, coefficienti elastici/dinamici) e la verifica a fatica dei componenti di collegamento. È indispensabile l’intervento dell’ufficio strutture.

Esempio pratico: serbatoio acquoso da 1 000 m³ in zona sismica media

Supponiamo un serbatoio cilindrico orizzontale con capacità di 1 000 m³, situato in una zona definita da un’accelerazione orizzontale di base (Z) pari a 0,15 g. Dati semplificati:

  • Massa (serbatoio + liquido): 1 300 tonnellate (stimato).
  • Coefficiente sismico orizzontale adottato: k = 0,12 (lineare, semplificato).

La forza orizzontale equivalente (semplificata) è:

F = massa × k = 1 300 000 kg × 0,12 = 156 000 N

Decidiamo di applicare una base fissa con ancoraggi + smorzatori. Gli ancoraggi devono resistere a quella forza orizzontale, più un margine di sicurezza (es. 1,5×F = 234 000 N). Gli smorzatori andranno scelti per dissipare vibrazioni residue.

Integrando i dettagli geometrici, il dimensionamento dei bulloni, le lunghezze delle leve e i coefficienti dinamici, il progettista calcola le dimensioni richieste e verifica la resistenza a fatica. Alla fine si ottiene un progetto che minimizza gli spostamenti laterali e garantisce che i componenti restino entro limiti sicuri.

▶ Vedi note di approfondimento su normative e criteri

In Italia, il “Codice delle Costruzioni” (D.M. 17/01/2018) stabilisce categorie di rischio sismico e indica che le strutture soggette a danno (anche non strutturale) devono essere progettate considerando spettro di risposta, fattori di importanza e fattori di struttura. Le linee guida per serbatoi spesso fanno riferimento a norme europee (EN) o standard specifici (es. API, Eurocode) per le verifiche dinamiche.

Consigli pratici e margini critici

  • Coinvolgi un ingegnere strutturista con esperienza in impianti industriali — non improvvisare dimensionamenti.
  • Controlla le condizioni del suolo: rigidezza, stratigrafia, presenza d’acque influenzanti.
  • Prevedi spazi di movimento laterale e accessibilità per manutenzione (soprattutto con giunti scorrevoli).
  • Pianifica il monitoraggio periodico: bolle d’olio, deformazioni misurabili e manutenzione agli elementi scorrevoli.

In sintesi, un sistema antisismico per serbatoi è necessario quando le condizioni di sito, geometria o rischio operativo lo impongono. Conoscere le opzioni e collaborare con specialisti permette di definire soluzioni efficaci che garantiscono sicurezza e continuità.

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