Cos’è la passivazione dell’acciaio inox
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Passivazione dell’acciaio inox: la base della durabilità
Una spiegazione chiara e pratica: cos’è, come funziona e quando serve davvero nei serbatoi e nelle apparecchiature in inox.
Cos’è la passivazione
È un trattamento chimico controllato che rimuove contaminanti superficiali e rigenera lo strato passivo di ossidi di cromo che protegge l’inox.
Come funziona
Dopo la pulizia, l’acciaio viene esposto a soluzioni ossidanti blande che permettono al cromo di reagire con l’ossigeno. Risultato: barriera protettiva uniforme e stabile.
Dove è indispensabile
In enologia, alimentare, cosmetico e farmaceutico. Necessaria dopo saldature, lucidature o contatti con utensili ferrosi.
Procedura semplificata
Rimuovere grassi e residui meccanici.
Applicare la soluzione prevista, rispettando tempi e temperatura.
Eliminare i residui ed evitare ristagni.
Test rapido o prova documentata per tracciabilità.
Confronto rapido
Senza passivazione
- Rischio di corrosione precoce
- Strato passivo disomogeneo
- Maggiore ritenzione di residui
Con passivazione
- Protezione uniforme e stabile
- Migliore resistenza alla corrosione
- Superficie più facile da sanificare
Suggerimento: dopo saldature o lucidature, pianifica una ri-passivazione sull’area trattata per prevenire problemi futuri.
Approfondimenti rapidi
La passivazione è uguale alla decapatura?
No: la decapatura rimuove ossidi e colorazioni, la passivazione rigenera lo strato protettivo. Spesso si eseguono entrambe in sequenza.
Ogni quanto va ripetuta?
Non esiste una frequenza fissa: dipende da lavorazioni successive, contaminazioni e sanificazioni.
Come posso verificarla?
Con il test dell’acqua a velo: su inox ben passivato l’acqua forma un film continuo, non gocce separate.
Serve un consiglio per il tuo impianto?
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